di Marco Sebastiani
Un samskara, devanagari संस्कार , è un modo automatico e condizionato di pensare e rispondere agli eventi della vita intorno a noi. In accordo con Eknath Easwaran in "Essence of the Upanishad: a key to Indian Spirituality" appare chiaro nei commentari dei Veda che quando un samskara è forte, pensiamo ad esso come ad una parte immutevole della personalità : la gelosia di Otello, l'indecisione di Amleto, l'ambizione di Macbeth; questa diremo essere "la loro natura". Queste impronte derivano dalla ripetizione dei medesimi modelli da quando siamo giovani, ma anche dalle vite precedenti. Secondo varie scuole di filosofia indiana, tra le quali Samkya, i samskara sono le sottili impressioni mentali lasciate da tutti i pensieri, le intenzioni e le azioni che un individuo abbia mai sperimentato. Spesso paragonati a solchi nella mente, nei quali trovano accoglienza i semi delle azioni che generano i frutti del karma, possono essere considerati come impronte psicologiche o emotive che contribuiscono alla formazione di modelli comportamentali. I samskara sono al di sotto del livello di coscienza normale e si dice che siano la radice di tutti gli impulsi, i tratti caratteriali e le disposizioni innate.