Instagram e yoga in Italia, tendenze e top influencer

maggio 25, 2018



di Maria Sabatini  

Yoga Magazine Italia non si occupa solamente di antichi testi sanscriti, ma anche delle nuove tendenze e dell'analisi delle direzioni che sta prendendo l'antica arte dello yoga. Direzioni pericolose, a sentire qualcuno, se parliamo di Instagram e yoga o di Instayoga come si dice oggi, direzioni nuove e stimolanti, a sentire altri.
A otto mesi dalla nostra precedente indagine (vedi articolo Instagram e yoga in Italia), che ai tempi di Internet e dei social sono equivalenti per gli esperti a un anno e mezzo dei mezzi tradizionali, volevamo tornare sul campo per analizzare le nuove tendenze e pubblicare nuovamente la classifica dei primi 20 influencer italiani. Cercheremo di dare un taglio quanto più rigoroso possibile e di non affidarci al gossip o al sentito dire.

Per fare questo abbiamo intervistato, come in passato Federico P., social media manager tra i più noti in Italia, che ci ha chiesto di poter rimanere anonimo, si sta infatti occupando del lancio italiano di alcune società in vista nel settore e non vorrebbe dover essere condizionato da questo nel darci le risposte. Federico non le manda a dire... vedrete.




Yoga Magazine Italia: Buongiorno Federico, ormai tutti noi sappiamo cosa sia instagram e come il mondo dello yoga si interfacci con questo strumento (vedi articolo Instagram e yoga in Italia), ma quali novità ci sono in questi ultimi mesi?

Federico P.: Buongiorno a te e a tutti i lettori. Dalla nostra ultima intervista ho seguito come social media manager diverse realtà italiane e straniere legate allo yoga, sono diventato molto più pratico di questo mondo e mi avete portato fortuna! Però non ho iniziato a fare yoga [ride]

Questi ambiti, tra cui spicca la comunicazione su Instagram del mondo dello yoga, sono molto vivaci e frizzanti, non è uno slogan, significa che con rapidità si muovono capitali ingenti e le mode si evolvono, e quello che faceva tendenza prima è diventato qualcos'altro in questo momento, eccetera.
Questo fenomeno ha aspetti positivi, apre grandi autostrade comunicative a chi sa leggere le nuove tendenze, quindi apre la possibilità di comunicare con centinaia di migliaia di persone con costi irrisori, anzi diremo con costi inversamente proporzionali alla bontà del contenuto e del messaggio. Un soggetto con una grande carica innovativa e che è interessante per gli utenti avrà un'ascesa facile ed esponenziale, un'azienda che si propone con contenuti poco efficaci, per avere risultati paragonabili dovrà spendere una fortuna nel piano marketing, forse anche spendendo una fortuna potrebbe non farcela e, anzi, se la chiave scelta fosse sbagliata, potrebbe avere comunque un ritorno non positivo.
L'aspetto negativo è che contenuti scadenti possono diventare virali ed acquisire una grande visibilità, non meritata. Tra questi ,ad esempio, i post che sfruttano la componente sessuale, sessista, delle fotografie, ma fa parte del gioco e restano realtà fine a se stesse un po' confinate.

In Italia gli investimenti nel settore si iniziano a muovere, perchè molti hanno capito la potenza del mezzo, si stanno poi affacciando player stranieri, che sono quelli che hanno i numeri.

L'aspetto che ha fatto più scalpore dall'ultima volta che ci siamo sentiti è stato il consolidarsi nel cambiamento dell'algoritmo che Instagram utilizza per far vedere i contenuti ai propri follower, dovuto al passaggio della piattaforma nelle mani di Facebook. Non vi annoierò con tecnicismi, non è più un ordinamento cronologico, ma la piattaforma spinge in modo ottuso a comprare pubblicità altrimenti non si esce, si diventa invisibili. Tutti hanno imprecato nel vedere ridotti like e commenti anche del 60% o 70% e nel constatare un rallentato enorme dell'incremento di follower, poi ci si è tutti abituati, si può avere successo anche senza pubblicità.

Tra le ultime tendenze più significative c'è probabilmente la contaminazione, per così dire, degli account tra tematiche parallele. Prima, in Italia, gli account di yoga erano molto rigorosi nel seguire il tema delle fotografie pubblicate: tutte posizioni di yoga, qualche selfie e il sabato e la domenica foto con gli amici. Sto semplificando ovviamente, ma lo yoga era il 90% delle foto. Seguendo il trend statunitense, e non potrebbe essere altrimenti, molti influencer hanno iniziato a spaziare verso altri temi. Le commistioni che vediamo maggiormente sono con:  fitness, alimentazione salutista, cucina e preparazione di piatti vegani e vegetariani, integratori alimentari, wellness, cani e gatti, report di viaggio,  moda, eccetera. Lo spostamento è anche dovuto ad aziende di questi settori che cercano di reclutare ambassador nel mondo dello yoga per ampliare la platea. Fin qui tutto bene. Funziona? Si, ma con cautela. Questo meccanismo, spinto all'eccesso, funziona per far crescere l'account, soltanto per i profili più grandi e in vista, e a volte nemmeno per quelli. Tra i lati positivi c'è la possibilità di creare maggior varietà nei contenuti e non annoiare i propri follower, la possibilità di attrarre follower anche da "nicchie" adiacenti la propria, così si dice tecnicamente, e altri aspetti. Tra i rischi c'è quello di diventare invisibile in tutti i settori. Se il tema dell'account non è riconoscibile a prima vista, ma contiene foto di cose molto eterogenee e gli hashtag di conseguenza sono vari e generici, rischio di non essere trovato. Se sono Beyoncè funziona, perchè la gente cerca proprio me, se desidero attrarre follower in modo più tradizionale, un po' meno. Su Instagram premia ancora la consistenza dei post, ovvero seguire un tema, se posto molto, posso ogni tanto variare, ma con attenzione.

Un altro trend nuovo è l'entrata in crisi di certe tipologie di yoga challenge. In due parole, un challenge è una modalità di postare tutti insieme, negli stessi giorni fotografie con le stesse pose e gli stessi hashtag. Nascevano in origine per confrontarsi, ma rapidamente sono diventati esclusivamente challenge con in palio merce degli sponsor. Anche questo è interessante, ma, parlo senza peli sulla lingua, ora spesso il risultato è abbastanza triste: il challenge è diventato una gara per aggiudicarsi un paio di mutande di una grif che rivende cose cinesi da pochi dollari al chilo, c'è pochissima interazione tra gli utenti e moltissimo spam in giro, tag e messaggi indesiderati per cercare di coinvolgere quante più persone possibili. Sconsiglierei ai miei clienti di ingaggiarmi in sponsorizzazioni di questo tipo se non con un attento lavoro alle spalle e un livello qualitativo elevato e tangibile. Per fare un paragone comune, è un po' come la televisione spazzatura, abbassa il livello, deprezza il brand che lo propone, anche se può funzionare come ascolti. Fatto male può portare più danni che benefici.

C'è stato infine un grande flame [argomento divenuto virale, NDR] nei litigi tra una big Company e alcuni influencer, arrivato fino in Italia, che voi di Yoga Magazine Italia avete seguito stando sempre sul pezzo, tra un sutra e l'altro [ride, il riferimento è all'articolo "Il pazzo mondo dello yoga americano: Kino McGregor contro Aloyoga "]. Questa battaglia ha messo in discussione per alcuni giorni il ruolo stesso degli Ambassador dello yoga su Instagram. Per chi non lo sapesse un Brand Ambassador è una persona sponsorizzata, a volte in modo non ufficiale, per pubblicare foto afferenti al marchio e ricevere in cambio compensi molto variabili: da una canottiera per fare lo shooting a decine o centinaia di migliaia di dollari. Il tutto è molto deregolamentato, i contratti fatti tra paesi lontani, quando ci sono, spesso hanno valore soltanto in una delle due nazioni e non sono applicabili nell'altra, è il caso di molte clausole dei contratti americani. Il recrutamento degli ambassador in giro per il mondo solleva anche altre problematiche come l'iva della merce, la tassazione dei compensi, la pubblicità occulta, etc. I brand Ambassador sono però la spina dorsale stessa di Instagram, il motivo per il quale questo social muove milioni di dollari. La polemica è infatti rientrata in pochi giorni perchè, a ben vedere, parlando di eticità e rispetto delle regole e valori dello yoga tra le parti in causa, come si dice dalle mie parti "il più pulito aveva la rogna" e la polemica stava nuocendo a tutti. Un consiglio alle imprese dello yoga italiane? andate su Instagram in modo etico, scrivete una bella carta dei valori, comprensiva delle regole che seguirete su IG, poi rispettatela. Farete quantomeno una bella figura, differenziandovi dal farwest americano.

YMit: Come è cambiato il modo di porsi su Instagram in Italia negli ultimi otto mesi? quali punti di forza vedi e quali rischi?

Federico P.: Come dicevo, ci sono sempre più aziende che si affacciano su Instagram anche in Italia. Il problema è che tra le aziende italiane collegate con lo yoga, ne vedo poche comunicare "come si deve" su Instagram. Le peggiori sono realtà da 300 follower di cui la metà spammer, oppure 50.000 follower palesemente comprati, lo vedi dai pochi like e pochi commenti oppure, nel caso comprino anche quelli, te ne accorgi dai commenti a caso, mai in tema con l'argomento del post. I contenuti alle volte sono da suicidio commerciale. Questo mix crea danni notevoli all'immagine. Meglio non esserci che esserci nel modo sbagliato. Osservando invece le migliori realtà, me ne vengono in mente un paio che hanno intorno ai 10.000 followers, ingaggiati in modo decente [l'ingaggio è il rapporto tra followers e numero di commenti e di like ndr] e con contenuti giusti: contenuti simpatici, altri che fanno riflettere, altri che possono affascinare gli appassionati. Fin qui tutto bene, ma che politica di espansione hanno? nessuna e la massa critica è lontana anni luce. A quali ambassador si affidano? gli ambassador sono essenziali, alla fine sono quelli che fanno vedere il tuo prodotto, conoscere la tua pagina e in alcuni casi possono anche far vendere, ma non sempre è fondamentale. E invece gli ambassador a cui si affidano sono lo zero assoluto: gli amici del quartiere, i proprietari degli studio che ordinano i loro prodotti. Così non funziona. Non mi fate fare nomi, altrimenti vi denuciano per diffamazione, ho detto pure troppo [ride] .

I grandi assenti sono le palestre e gli studi yoga, la maggioranza di loro non sa perchè stia su Instagram e si dovrebbe cancellare rapidamente perchè il danno all'immagine è significativo. Ne vedi alcuni e pensi "io in un centro così non ci andrei mai", che poi magari sono invece posti bellissimi e di qualità. Il profilo lo cura in genere il nipote della compagna del propietario, perchè sa come funziona Instagram. Una minima parte di quelli che ci sono e comunicano in modo decente, hanno comunque numeri insignificanti, non serve loro quasi a nulla l'account Instagram. Scorrendo e leggendo, la scorsa settimana vedevo una ragazza svedese che pratica ashtanga che chiedeva ad un influencer di Milano quanti chilometri ci fossero tra Venezia e Milano perchè lei era diretta li, ma avrebbe voluto praticare con il soggetto in questione, capite la potenza? Ci sarebbero tanti modi per attrarre attenzione e visite: iniziate a mettere in palio mesi gratuiti e ad organizzare challenge ben fatti, postate foto interessanti dei vostri insegnanti e allievi, fatte secondo una logica, postate il vostro messaggio, cosa vi differenzia dagli altri? perchè valete? se queste domande non hanno risposta cancellate l'account.

Il grande paradosso italiano nello yoga è che gli influencer hanno più follower delle aziende del settore.  Gli influencer sono la grande risorsa italiana, in otto mesi sono cresciuti sotto tutti i punti di vista, se confrontate i profili guardando le date dei post, in otto mesi hanno fatto un grande passo nella comunicazione. Chi ha aperto canali youtube, chi ha avuto contratti di sponsorizzazione, chi si è buttato in esperienze internazionali, molti insegnano nei migliori centri in città, molte idee originali sono nate e si sono diffuse. La comunità cresce tutta insieme, perchè si creano dei circoli virtuosi, ci si copia, ma nel bene, nel senso buono del termine. Poi, rispetto ad altre realtà, gli yoga influencer italiani sono molto coesi, ho scoperto che si conoscono praticamente tutti e, incredibilmente, si stimano e si rispettano, si seguono, scambiano messaggi, commentano i post gli uni degli altri, frequentano i workshop insieme in giro per il Paese, e così via, non ci sono i veleni dei grandi scenari americani o sud-americani, almeno prima della nostra classifica dei primi 20. [sghignazza]




I primi 20 yoga influencer italiani (*)


No. Profilo link Reach Influence   B24     SbladeN°   SRank
1 martina_sergi clicca qui 360410 533406 10 42,247   B-
2 martina__rando clicca qui 273987 430058 9 56,821   C+
3 the_exit_strategy clicca qui 52512 58288 9 464,873   C+
4 claudia__casanova clicca qui 28854 352307 8 857,379   C+
5 tribevinyasa clicca qui 21364 15809 8 1,249,068   C+
6 eleonorasargenti clicca qui 16893 25001 8 1,408,412   C+
7 angelasnurr clicca qui 16133 23350 8 1,453,945   C+
8 beamazzatrainer clicca qui 13363 24721 8 1,798,526   C+
9 beatricerossiyoga clicca qui 13083 19362 8 1,867,402   C+
10 paolayoga_ clicca qui 13123 24277 8 2,074,326   C+
11 marco_yoga clicca qui 10586 15667 8 2,205,649   C+
12 ethereal_yogagirl clicca qui 11771 8710 8 2,392,170   C+
13 vittoria_fox clicca qui 9690 10755 7 2,473,105   C+
14 irisskrami clicca qui 8403 3109 7 2,913,661   C+
15 itsmyoga clicca qui 6568 17011 7 3,315,446   C
16 thepinkycloud clicca qui 5746 6378 7 3,828,058   C
17 marta.theyogi clicca qui 5809 15045 7 3,955,098   C
18 fabiofurlan_yoga clicca qui 4241 3138 7 4,380,689   C
19 lale_871 clicca qui 4002 4442 7 4,704,613   C
20 jessica.yogini clicca qui 5727 2118 7 5,747,231   C





YMit: Chi sono i primi 20 yoga influencer italiani?

Federico P.:  La tipologia di profili nella classifica è molto varia e questo è un fatto positivo. Il loro ranking Social Blade (vedi nota 1) si attesta intorno a C+, un risultato di tutto rispetto, per intenderci è lo stesso ranking di Emy Ippoliti, famosissima insegnante internazionale onnipresente su Yoga Journal e con 50.000 follower. Ma i follower non sono tutto.

Nelle prime due posizioni troviamo consolidate "le due Martina", di cui avete raccontato la storia in un vostro articolo ( Intervista a The Two Martinas, le yogastar italiane  ). Ecco, loro sono proprio l'esempio che un lavoro impegnativo, costante e ben fatto, ripaga. Credo che la loro fonte primaria di notorietà e di reddito provenga in modo diretto o indiretto da Instagram e giustamente dedicano alla piattaforma moltissimo tempo, lo fanno in autonomia e molto bene. Si rivolgono al mercato italiano, ma anche a quello internazionale, postando prevalentemente in inglese. Lo vediamo dai loro profili, grazie ad Instagram riempono i workshop, ottengono sponsorizzazioni prestigiose e lavori continuativi e saltuari. Martina Sergi ha raggiunto il ranking Social Blade, di B-, è nei primi 50.000 account  al mondo di Instagram come visibilità, un risultato di tutto rispetto. Martina Rando ha acquisito più di 20.000 follower solo nell'ultimo mese, sono pochi gli account che vedo crescere in questo modo. Per avere venti anni dimostrano grandi doti, hanno capito il potenziale e lo usano a pieno.

Al terzo posto abbiamo un profilo decisamente misterioso, Katy, alias the_exit_strategy. Alta qualità di foto e video, bellissimo yoga, leggiadro, quasi mai sguardo in camera e nessun link verso siti esterni. Facile rimanere affascinati. Per questi motivi l'abbiamo contattata e ci siamo fatti raccontare la sua storia. Ci scrive parlando di sè in terza persona e le vogliamo bene anche per questo: "Kati si avvicina allo yoga in tempi recenti e se ne innamora. La sua pratica e le sue movenze sono chiaramente influenzate dalla danza classica e dalla ginnastica artistica, che ha praticato da bambina. Forte ed elegante, mescola asana tradizionali a pose artistiche, volte all’esplorazione e alla celebrazione della bellezza del corpo umano. Laureata con lode in ingegneria meccanica, Katy vive e lavora vicino Bari. Moglie e mamma di due bambini, studia per diventare insegnante di yoga. Il suo messaggio è: “se vuoi, puoi farlo” incoraggiando tutti a coltivare le proprie passioni, ad amare e credere in se stessi e a realizzare ognuno il suo potenziale." Ci sono i contenuti, c'è il messaggio e quell'amatorialità e immagine casalinga che molto piace ai piccoli investitori. Continua così Katy!

Quarta posizione, quarta donna, terza milanese e secondo ingegnere. Questo ultimo aspetto non credo sia un caso, per costruire una presenza su Internet la razionalità e il metodo aiutano, l'elevata scolarizzazione sembra un tratto di tutti i protagonisti italiani.  Si tratta di Claudia Casanova. Di se stessa sul suo blog dice: "Sono nata e cresciuta in Sardegna e credo non sia necessario specificare quanto adori il mare, il sole e il caldo! Ma amo anche la mia nuova casa, Milano, e tutti gli stimoli, lo stile di vita e le possibilità che questa città è in grado di offrire! Sono laureata in ingegneria biomedica e attualmente lavoro in un’azienda nel campo della salute. Il mio blog nasce un po’ per caso; un tentativo da pseudo nerd di imparare a usare programmi, linguaggi di programmazione, e in generale di capire cosa c’è “dietro”. Sono appassionata di fitness, salute, tecnologia e food. Vivo uno stile di vita sano e (abbastanza) equilibrato, ma senza troppe rinunce." Messi da parte gli "adoro, adoro, adoro", la bravissima Claudia a Milano è un personaggio piuttosto visibile nel mondo dello yoga e gode di una scena con molte opportunità, farà grandi cose.

Alla posizione successiva abbiamo un'americana di Miami, trapiantata a Roma, Jennifer Urzillo. Jennifer conduce apprezzati workshop ed è insegnante yoga presso un centro romano, non altrettanto fortunato su Instagram. L'affascinante ragazza della Florida dice di sé:"Jennifer è un'insegnante di yoga RYT200 di base a Roma, con radici a Miami Beach. Ha studiato Ashtanga ai piedi dell'Himalaya all'Ajarya Yoga Academy di Rishikesh, in India ed è attualmente iscritta al suo RYT500 con Jason Crandell. Jennifer insegna Vinyasa Yoga, Power Yoga, Yin Yoga e Yoga For Athletes pubblicamente e privatamente a Roma e nel Salento. È anche certificata in SUP Yoga ed è Yoga Ambassador per Starboard. Attraverso il movimento cosciente, il respiro, l'allineamento e la consapevolezza, le classi e i workshop di Jennifer sono progettati per costruire forza, coltivare l'equilibrio e migliorare la flessibilità / mobilità. Promuovono anche una divertente atmosfera comunitaria per ispirarti a vivere nel momento ed esplorare il tuo vero sé." Welcome to Miami! bravissima Jennifer.

Al sesto posto troviamo Eleonora Sargenti, nome d'arte Ellyoga. Molte foto in spiaggia proiettano una bella immagine solare di questa insegnante  yoga della costa laziale. Ultimamente il suo account ha preso una deriva floreale che non capisco fino in fondo, ma di cui i brand che la sponsorizzano evidentemente apprezzano la leggiadria.

All'ottavo posto si afferma Beatrice Mazza, apprezzata trainer milanese che promuove un'attiva vita sportiva a 360 gradi, anche lei è un personaggio sul quale investirei ad occhi chiusi come brand ambassador, basta sfogliare il suo profilo...

Al nono abbiamo Beatrice Rossi, un profilo di grande qualità fotografica,  insegnante di Yoga e Meditazione, il suo scopo, a quanto dice, è quello di aiutare a ritrovare equilibrio attraverso lo yoga e semplici gesti quotidiani, per sentirsi meglio con se stesso e gli altri. Guardandola negli occhi in foto non possiamo non crederle.

Decima posizione per Paola yoga, forse il profilo qualitativamente più interessante fino a questo punto come livello di yoga presentato, inveterata praticante di ashtanga era conosciuta un tempo come "Morta di Yoga" ed il cambio di nickname, seppure innegabilmente necessario, potrebbe avere penalizzato questa insegnante ligure nel ranking nazionale.

Il primo uomo della lista è Marco Sebastiani, il vostro caporedattore ( di Yoga Magazine Italia), mi ha stupito, ha un account da 12.000 follower, lui è proprio "uno antico", da yoga delle tradizioni indiane e quelle cose noiose li, fa piacere vederlo su Instagram [ride].

Dodicesima nella classifica è Federica, alias ethereal_yogagirl. La regina di Senigallia pone molta attenzione nella composizione delle fotografie e nella scelta dell'abbigliamento. Un account molto curato il suo.

Al tredicesimo posto troviamo Vittoria Montanari, in arte Vittoria Fox, praticante di ashtanga e uno dei primi profili che avevo notato iniziando ad occuparmi di influencer italiani di yoga, oltre alle belle fotografie di interessanti posizioni, dedica tempo alla veicolazione di messaggi strutturati, in inglese. Complimenti.

Questi i principali account della classifica con ranking C+

(*) Nota di Federico alla classifica

Non è facile dire chi possa maggiormente influenzare il mondo dello yoga italiano su Instagram, ed è il vero motivo per cui vi ho chiesto di rimanere anonimo, avevo paura mi venissero a cercare! A parte gli scherzi, non è oro colato, seppure ho adottato un metodo quasi scientifico e mi sono affidato ad una piattaforma famosa e ben collaudata. Ma come tutte le classifiche...
Come metodo: ci siamo serviti della classifica estraibile da Brand24, riguardo diversi hashtag tra cui ad esempio #yogaitalia, anche in relazione alla geolocalizzazione. Il principale parametro utilizzato è la cosiddetta "influence". Questo parametro viene calcolato, cito brand24, " in base alla copertura, alla popolarità, all'attività e alle impressioni stimate che ha una determinata fonte di menzioni. Ad esempio, una fonte può avere 100.000 follower e la loro influenza può essere di 20.000 in base al fatto che normalmente il 20% del pubblico vede i suoi post." A questo dato brand24 aggiunge un voto chiamato influencer score che abbiamo utilizzato per capire i valori relativi. A questi parametri è stato aggiunto il punteggio assegnato da un'altrra piattaforma, questa volta aperta e consultabile: Social Blade. Con questi dati abbiamo riordinato la classifica dei primi 100 di brand24 e abbiamo estratto i primi 20. Chiunque voglia maggiori informazioni può scriverci tramite i contatti della redazione, saremo lieti di indicare in che posizione si trova o se risulta da essa escluso.
Dalla classifica abbiamo escluso due profili di spammer ovvero account che ripostano esclusivamente contenuti altrui senza citare o taggare la provenienza. Questo comportamento è secondo me, ma anche secondo le regole sul diritto d'autore e le regole di Instagram, estremamente scorretto.
Da questa lista abbiamo anche eliminato tre o quattro account di persone chiaramente non italiane e che operano completamente al di fuori dell'italia, che probabilmente hanno usato gli hashtag o la geolocalizzazione (oggigiorno è possibile geolocalizzare le foto dove preferisco) per aumentare la visibilità. Atteggiamento un po' aggressivo, ma lecito, sono comunque pochi.
Infine segnaliamo che alcuni profili potrebbero non comparire nell'elenco di Brand24 perchè nel 2018 non hanno utilizzato hashtag specifici relativi allo yoga in Italia, ma solo pochi tag e molto generici e magari relativi alle più svariate attività e nicchie, oppure geolocalizzati costantemente all'estero oppure l'algoritmo di Brand24 può avere delle falle.

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